23.7.08

La politica 'a la carte' e la praticabilità degli ideali

Io continuo a pensarci. Ci penso e ripenso. Perché? Perchè la politica della Sinistra non funziona? Ok. La dirigenza è troppo sedentaria. E' pieno di avvoltoi e pescicane. I 4 partiti di sinistra non si fondono per colpa di tanti che non vogliono cedere fino all'ultimo anche piccolissimi scranni conquistati in tanto tempo e con tanto sudore (ma cio' non dovrebbe essere considerato dirimente, c'est la vie). Anzi non fanno che bisecarsi. E così si comportano come tafani che succhiano il sangue fino all'ultima goccia dell'animale morente, pronti a staccarsi solo per una preda piu' succulenta (soprattutto certe tafane). Anziche' nutrire spolpano. E quindi finche' non avranno estinto la specie di cui si nutrono questi non faranno niente per salvarsi.
Questo pero' non basta. Perchè queste cose che racconto io mica tutti le sanno e chi lo sa in modo consapevole temo non faccia massa critica nell'elettorato.
Cosa vuole la gente? O meglio, cosa si e' abituata ad aspettarsi dalla politica?
C'e' credo uno spartiacque nella percezione del potere della politica sulla storia degli individui. Un periodo in cui i cittadini hanno cambiato il significato del loro voto, hanno capito cosa possono aspettarsi dal vincitore delle elezioni.
Prima dello spartiacque ogni votazione poteva cambiare la storia. Dopo lo spartiacque si sa che il vincitore al massimo risolve nel modo x una serie di problemi e nel modo y tutta una serie di altri. Nel prima le soluzioni erano deducibili da una serie di idealità propugnate e manifestate. Nel dopo si va per elencazione.
Cosi' l'elettore sa che Diritto e Diritti non e' più sua pertinenza. Ognuno decide a seconda delle situazioni. L'elettore viene esautorato della dignita' di essere dotato anche di un'anima, non puo' permettersi anzi crede di non sapere che farsene di qualsiasi tipo di idealità. Lo Stato democratico non e' piu' quello in cui gli elettori decidono attraverso le elezioni che Stato vogliono fare: questo lo decidono gli eletti, senza averlo prima pattuito con gli elettori, che votano sulla base della soluzione proposta di alcuni problemi contingenti. Il pattume a Napoli in cambio dell'immunità berlusconiana, e costituzionalmente sancita ad esempio. Oppure tasse basse e riforma profonda dello stato sociale.
Non esiste più nella mente degli elettori italiani la percezione di poter decidere il Diritto, i principi dello Stato, c'è solo una sfilza di problemi e un elenco di personaggi che li vogliono risolvere, e l'elezione è il giochino in cui si collega il problema al solutore.
Ora forse la nuova Sinistra dovrebbe far rispuntare quel demone nella testa delle persone, quel pezzettino di fiducia e di voglia di risolvere anche i problemi quotidiani ma soprattutto di strutturare uno stato di Giustizia e Equità (cioe' anche Legalita') tale da evitare in primis queste piaghe infinite nel numero e nel tempo, questi pretesti elettoralistici tipici di questo moderno sciacallaggio.
I nostri elettori dovrebbero tornare a essere quelli che si sentono sicuri, sicuri di avere dirigenti onesti e ideali con riscontri pratici e praticabili. Ideali praticabili, ideali praticabili. Ci penso e ci ripenso.

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