19.5.10

A volte ritornano: Tania Ricco'

In questi giorni imperversa l'ennesima storia mix di gossip e politica, protagonista Tania Ricco', che si è detta vittima di discriminazione a causa di una foto finita su Facebook di lei in abito succinto durante una serata in discoteca. Io me la ricordo, Tania Ricco', quando militava nel Pdci, è questo è avvenuto fino all'altro ieri, prima di passare, insieme a Matteo Riva (altro transumante) all'IdV, nuovo partito di grande tendenza e belle speranze, quindi di grandi opportunità (vd storie di bruchi e preferenze).
Mi ricordo che fu reclutata in occasione di elezioni, che stabilì una forte alleanza con Loredana Dolci nel Comitato Federale e soprattutto, mi ricordo che non mi disse mai nulla. Non cercò di stabilire con me la benchè minima relazione, anzi probabilmente mi riteneva così inopportuna da non curarsi di verificare la sua teoria. Non mi chiese mai cosa stavo facendo in Comune, nè perchè nè come. Non propose nulla (nè innovativo nè di altro genere) da portare in Giunta. Nulla più assoluto.
Non verificò nessuna delle accuse che poi mi furono mosse dagli altri del Comitato Federale quando mi dichiararono sfiduciata e non rappresentativa del PdCi (nb: idV esisteva anche allora e con gli stessi vertici di adesso, ma allora Riva e Ricco' erano comunisti... e io no, secondo loro), però tenne una sorta di intervento alla maniera forense in cui mi si intimava di firmare le dimissioni in bianco da assessora da consegnare a Loredana Dolci affinchè in ogni momento potessero essere consegnate al Sindaco. "Intende allora lei, mi ascolti, glielo ripeto un'ultima volta, intende Lei firmare questo foglio di dimissioni?" e mi insultò pesantemente per il mio rifiuto, ancora me la vedo davanti. Le stesse dimissioni che si fanno firmare alle neoassunte da sfoderare come strumento ricattatorio - è un classico del mobbing - Tania Ricco' era la voce avvocatesca che me le intimava in quel Comitato Federale che si svolse in un clima assurdamente arrogante e violento nei miei confronti.
Firmò tutti i comunicati del nuovo direttivo, di qualsiasi natura fossero. Fu candidata al ruolo di assessore per il posto che poi lasciai con dimissioni da me firmate e consegnate al Sindaco. E in quell'occasione, stesso Sindaco, non c'erano foto sexy su nessun social network.
Io sono stata ferita personalmente da Tania Riccò, e forse tanti mi capirebbero se in questa situazione ostentassi una fragorosa risata.
In realtà, ritengo penoso che un cattivo personaggio, dal punto di vista della politica (e ciò è dimostrabile e visibile guardando transumanzie e alleanze che spesso l'hanno portata a fare da esecutrice acritica, una figura bieca in qualsiasi compagine) debba essere messa in ridicolo andando per l'ennesima volta su questioni che non c'entrano nulla, perchè in realtà quello che viene detto è soltanto un paravento di ciò che andrebbe raccontato, che getterebbe numerosi elettori IdV e dell'attuale maggioranza in una profonda disillusione sulla qualità della politica della nostra città.