12.12.06

il paesone

Ogni giorno miliardi di parole in comunicati stampa alla stampa locale. Dichiarazioni, prese di posizione, pensieri scritti a voce media, sillabine e paroloni, fotografie a colori, foto belle e foto di facce male alzate al mattino.
Ogni giorno le città del mondo come Reggio Emilia, dette i paesoni perchè comunque ci si conosce tutti (almeno gli indigeni), si svegliano e dopo la colazione al bar a base di erbazzone sfogliano i quattro quotidiani tutti con il trafiletto dedicato al rimpasto di metà mandato. Si tratta di un trafiletto in genere noioso, l'ennesima puntata di una soap nemmeno tanto appassionante, cosicchè i più arrivano di corsa alla pagina sportiva o dopo avere letto la cronaca nazionale ed essersi soffermati sull'oroscopo restituiscono il giornale.
Cosa si perdono? Dal punto di vista personale nulla, anzi, si evitano tante disillusioni e di ammalarsi di qualunquismo, e quando si va alle urne si mantiene una visione idealistica della politica che comunque male male non fa, votando più che le persone dei luoghi comuni che accompagnano i simboli dei partiti.
Allora il mio consiglio è, già da giugno del 2004, a tutti, per evitare sorprese, di esprimere sempre il voto di preferenza, dopo essersi adeguatamente informati sul candidato prescelto, e essersi interessati almeno di quello. Siamo in un paesone, ci sono emilianet e reggionelweb che non costano nulla, informiamoci un po'.